Geoengineering, con il suo staff multidisciplinare, è in grado di predisporre in modo completo studi di microzonazione sismica su scala comunale.
Cenni sulla microzonazione sismica
La microzonazione sismica (MS) rappresenta uno strumento di riconosciuta validità per analizzare la pericolosità sismica locale, orientare le scelte nell’ambito della pianificazione territoriale e gestire l’emergenza.
Gli ambiti di indagine sono le aree per le quali le condizioni normative consentono o prevedono l’uso a scopo edificatorio o per infrastrutture, o la loro potenziale trasformazione a tali fini, o prevedono l’uso ai fini di protezione civile. L’ambito di analisi deve quindi comprendere, in generale, le aree edificate o edificande ed essere esteso ad un intorno significativo.
La microzonazione sismica in pratica
Nel caso specifico, la microzonazione sismica ha lo scopo di individuare a scala comunale o sub comunale le condizioni geologiche e geomorfologiche locali, che possono indurre amplificazioni del moto sismico atteso e conseguentemente indurre deformazioni permanenti rilevanti per le costruzioni e le infrastrutture.
A fronte dei risultati delle indagini geognostiche pregresse e di quelle realizzate appositamente per la microzonazione sismica nonché, qualora l’assetto geologico lo consenta, di un rilievo strutturale dell’area, viene predisposta una cartografia geologico tecnica di dettaglio in accordo con gli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica (ICMS) e conseguentemente il territorio viene suddiviso in Microzonee Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS).
- zone stabili, nelle quali non si ipotizzano effetti locali dovuti ad amplificazione litostratigrafica (substrato geologico in affioramento);
- zone stabili suscettibili di amplificazioni locali, nelle quali sono attese amplificazioni del moto sismico, come effetto dell’assetto litostratigrafico locale;
- zone di attenzione per le instabilità, nelle quali gli effetti sismici attesi e predominanti sono riconducibili a deformazioni permanenti del territorio legate, nel caso specifico, a instabilità di versante;
La rappresentazione cartografica e l’archiviazione informatica dei dati nel geodatabase di riferimento, il cui utilizzo è previsto dagli Standard di rappresentazione e archiviazione informatica versione 3.0 redatti dalla Commissione tecnica per la microzonazione sismica nel 2013, ma in continuo aggiornamento, viene effettuato mediante l’utilizzo di specifiche utilities in ambiente Quantum Gis.
Tali strumenti sono utilizzati per la redazione degli elaborati previsti dalla normativa, ovvero la “Carta delle Indagini”, la “Carta Geologico-tecnica per la microzonazione sismica” e la “Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (MOPS – livello1 degli ICMS)”.